È di stamattina la seguente nota politica a firma del segretario cittadino della Democrazia Cristiana, Giuseppe Milioti, sulla problematica del randagismo a Sciacca:

“Non si possono liquidare problematiche come il randagismo con una semplice intervista o con una semplice relazione teorica per nascondere un chiaro fallimento. 

In merito al randagismo L’Assessora e i suoi compagni di Mizzica avevano una soluzione immediata a tutto. Oggi, finalmente, ma già da un po’ si era capito, tutte le magie da visionari che questa amministrazione aveva in campagna elettorale si sono arenate dinanzi ad una realtà che è molto più grande di chi amministra o di una semplice strategia per vincere le elezioni.  

La questione Randagismo non può più aspettare, è un’emergenza che impone un’azione decisa, non certo rilasciare interviste nelle quali dopo due anni si dice “stiamo lavorando”.

Ma su cosa sta lavorando l’Assessora Sinagra, non aveva già tutto pronto dal 2018? Per fare un esempio, oltre ai tanti cani vaganti su tutto il territorio comunale, gli abitanti di Via delle Sequoie ancora aspettano che venga eliminato il problema che ormai da tempo è sfociato in una emergenza igienico sanitaria

Un’ amministrazione attenta e che aveva la ricetta per tutto doveva nell’immediato adoperarsi ed invece, nonostante venga pungolata dai consiglieri di opposizione, continua dopo due anni ad essere ancora al palo. 

Auspico, e tutti i cittadini auspicano, che il giorno dopo la trattazione della problematica randagismo in consiglio, l’amministrazione e nello specifico l’assessora Sinagra trovi nell’immediato una soluzione con i fatti e non con le parole, al fine di tutelare da un canto i cittadini e dall’altro i cani, diversamente Il Sindaco pensi seriamente togliergli la delega per manifesta incapacità e darla ad altri componenti della giunta più  anziani, politicamente  con acclarata esperienza cosi come ha fatto con la delega ai servizi cimiteriali. 

Se in questa città da 8 lunghi anni – conclude Milioti – tutto sfocia in emergenza, la responsabilità non  può assolutamente essere di chi non ha amministrato, bensì di chi ha amministrato e non è stato capace di evitare l’emergenza”.