Finita l’estate, il turismo italiano destagionalizza con le Terme. Queste foto pubblicitarie, che in questo periodo invadono il web, lo confermano, se proprio ce ne fosse bisogno:
E in Sicilia?
In Sicilia il turismo termale è praticamente all’anno zero, e anche laddove il turismo termale potrebbe essere business (gli alberghi di Sciaccamare del gruppo MANGIA’S) il reparto termale si appresta addirittura a chiudere i battenti…
Tutte le attenzioni e le speranze sono quindi rivolte su Palermo e sulla Regione siciliana, per quei 90 milioni di euro stanziati nel Fondo Coesione e Sviluppo da destinarsi alla riqualificazione dei due complessi termali più importanti della Sicilia, Sciacca e Acireale.
I rispettivi territori sono stati tenuti finora all’oscuro e il tavolo tecnico regionale rigorosamente ristretto ai competenti dirigenti degli uffici regionali.
Al sindaco di Sciacca erano già pervenute garanzie in ordine ad un prossimo coinvolgimento (entro fine settembre…) dei territori più direttamente interessati, quindi in primis ai sindaci di Sciacca e Acireale, nella cabina di regia del tavolo tecnico regionale.
È questa una richiesta forte, anche politicamente, che già da tempo proviene dalle rappresentanze istituzionali di base e dal Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca.
La Regione guidata da Renato Schifani ha mantenuto l’impegno e i sindaci di Sciacca e Acireale sono stati convocati giovedì 26 settembre ad un incontro indetto dalla Presidenza per informare i rappresentanti dei territori in cui ricadono le Terme sugli esiti delle attività fin qui svolte dai vari Dipartimenti, coordinati dal Tavolo tecnico presidenziale, in ordine al rilancio dei complessi termali di Sciacca e Acireale.
Confidiamo tutti, quindi, di conoscere le novità imminenti sull’argomento riguardanti gli sviluppi della procedura di rilancio.