E’ finita un’estate infausta e drammatica per un borgo marinaro con il suo lungomare che potrebbe essere un fiore all’occhiello della città. Meno di un chilometro di strada che portano a una spiaggia antica e tra le più frequentate. Aggiungiamo con un mare bellissimo , nonostante il marchio d’infamia di zona non balneabile che da tempo non si riesce a scrollarsi di dosso. Un mare trasparente con un ecosistema da fare invidia a una zona tropicale.

Un borgo dalle caratteristiche ancora antiche, con le sue casette allineate, molte delle quali ancora con le scalette esterne che portano al primo piano. Tutto questo, lasciato all’oblio, nel dimenticatoio. Dopo l’incendio del ristorante “Al Porticello” tutto è in stand by. Il tempo si è fermato.

Si vive in un limbo, come sospesi in un’atmosfera surreale. Nessuna speranza di cambiamento, nessun segnale di ripresa. Un malato in terapia intensiva, intubato in attesa non si sa di che cosa. Eppure è uno dei luoghi più frequentati, Una passeggiata che tanti moltissimi, saccensi e non, fanno tutti i giorni, soprattutto nel pomeriggio, ammirando dei tramonti splendidi che questa strana stagione ancora ci regala. Il mare è lì, a due passi da te. Alzi lo sguardo e vedi l’infinito.

Ma lo Stazzone è come se non esistesse. Non fa parte delle priorità. Lo Stazzone non è importante. C’ è un parco giochi per i bambini. Un disastro. Ma va bene. E’ giusto occuparsi dell’area giochi per i cani. Ne hanno tutto il diritto i nostro amici animali. Quindi non c’è tempo per riqualificare il parco per i bambini. Loro possono attendere. Che vogliono questi dello Stazzone? Non fanno altro che lamentarsi! Eh, sì. Davvero. Che vogliono questi dello Stazzone? Che aspettino tempi migliori! Se verranno…

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