La lingua perduta degli alberi è stato ieri il titolo di un appuntamento di particolare rilievo al Letterando in Fest Off: la presentazione a Sciacca dell’ultimo libro di Paola Caridi, “Il Gelso di Gerusalemme”, in libreria dall’inizio del mese dello scorso mese di settembre.

Paola Caridi è da noi ben conosciuta essendo la direttrice artistica del Letterando in Fest, il Festival letterario di Sciacca, ma la sua notorietà come saggista e giornalista va ben oltre i nostri confini locali, essendo la Caridi considerata una vera e propria esperta della questione palestinese e più in generale del Medio Oriente, grazie anche alla conoscenza diretta che ha di quella terra per averci vissuto tanti anni, e in tale sua veste è frequentemente ospite di noti programmi in TV di approfondimento giornalistico. 

Dal 2001 al 2003 è stata corrispondente dal Cairo per Lettera22, associazione di cui è fondatrice e presidente. Per i successivi dieci anni ha vissuto e lavorato a Gerusalemme, collaborando con alcune delle maggiori testate italiane. Si occupa da oltre vent’anni di storia politica contemporanea del mondo arabo. È Civitella Ranieri Fellow e ha ricevuto – tra gli altri – i premi Colomba d’Oro per la Pace (2013), Stefano Chiarini (2022) e Kapuscinski per la scrittura (2024). Il suo blog è invisiblearabs.com. Per Feltrinelli ha pubblicato: Arabi invisibili (2007), Gerusalemme senza Dio. Ritratto di una città crudele, Hamas. Dalla resistenza al regime, e i libri per ragazzi Gerusalemme. La storia dell’Altro (2019) e Pace e guerra. Proteggere i diritti e costruire la democrazia (2023).

Adesso è arrivato in libreria il suo “Il GELSO DI GERUSALEMME – L’altra storia raccontata dagli alberi”, nel quale sceglie proprio gli alberi per raccontare il passaggio terreno degli umani: il gelso di Gerusalemme, il pino piegato del Monte Nebo, gli ulivi di Betlemme, i sicomori di Gaza e i ficus dell’Orto botanico di Palermo, e poi i platani del parco di Gezi e i flamboyant del Cairo, che non solo sono tutti testimoni di una storia umana, ma scrivono, nel loro modo, la Storia.

È così che Paola Caridi ci presenta e racconta le storie dietro agli alberi – e ai giardini botanici – più simbolici del Medio Oriente e del Mediterraneo. E con queste storie – sorprendenti, personali, politiche e tragiche – fa vivere anche le storie degli uomini e delle donne che hanno deciso di abitare la terra dove questi alberi hanno messo radici.

Non sono forse gli alberi a poter raccontare il passaggio terreno degli umani?

Nell’incontro di ieri pomeriggio alla  Multisala Badia Grande di Sino Caracappa, organizzato insieme alla Libreria Ubik di Ornella Gulino e seguito da un folto pubblico, Paola Caridi ha amabilmente conversato con Samantha Di Laura, Consulente Commerciale Strategica, piemontese di origini siciliane, fondatrice della Scirocco, azienda di consulenza direzionale etica, laureata in lingue orientali, e legata a Paola Caridi da una ventennale amicizia nata al tempo dell’esperienza di vita abitativa in Medio Oriente che le ha accumunate.

Prima che iniziasse l’incontro di ieri pomeriggio, di cui RMK TV trasmetterà stasera alle ore 20:15 l’intera registrazione, Paola Caridi ci ha rilasciato la seguente intervista: