Come previsto e ampiamente preannunciato, oggi è arrivata la conferma ufficiale che sarà il “Partenariato Pubblico Privato” lo strumento prescelto dalla Regione per ricercare gli operatori economici privati che gestiranno e rilanceranno i complessi termali di Sciacca e Acireale una volta riqualificati e che saranno coinvolti nella progettazione e realizzazione dei necessari lavori, aggiungendo proprie risorse finanziarie (51%) ai 90 milioni di euro di risorse finanziarie pubbliche (49%) che la Regione ha già destinato a questo obiettivo attraverso l’Accordo per la coesione territoriale FSC 2021-2027.
Il Comitato Civico Patrimonio Termale aveva già pubblicamente anticipato che sarebbe stato realizzato un P.P.P. sotto la supervisione tecnica di Cassa Depositi e Prestiti SpA.
La novità interessante è invece la ripartizione delle future risorse (private + pubbliche), resa finalmente nota: 102 milioni di euro complessivamente previsti per Sciacca e 82 per Acireale.
Il via libera definitivo è arrivato dalla giunta regionale con l’adozione del “Programma triennale delle esigenze pubbliche che possono essere soddisfatte attraverso forme di partenariato pubblico-privato“, strumento previsto dal nuovo Codice dei contratti pubblici e affidato, per la redazione e l’istruttoria, al dipartimento regionale Tecnico dell’assessorato delle Infrastrutture.
«Il rilancio del termalismo in Sicilia – ha confermato il presidente della Regione Renato Schifani – è dichiaratamente uno degli obiettivi del mio governo. Stabilire una collaborazione con gli operatori economici privati è una straordinaria occasione che la legge ci mette a disposizione e che intendiamo sfruttare per fare leva sul know-how degli imprenditori e ottenere, così, una migliore performance in termini di rispetto dei tempi e dei costi di investimento».
«Il nostro obiettivo – ha proseguito Schifani – è realizzare in Sicilia un’offerta termale di qualità, valorizzando le peculiarità dei territori. Un’iniziativa in grado anche di captare nuovi flussi turistici e contribuire alla destagionalizzazione del turismo in Sicilia».
Secondo il cronoprogramma previsto dal tavolo tecnico istituito in Regione, il prossimo passo entro il mese di dicembre sarà la pubblicazione degli avvisi esplorativi per la ricerca dei partner privati che assumeranno il necessario know-how.
Sull’argomento Terme si registra anche l’intervento dell’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo:
«L’assessorato alle Attività produttive ha condiviso e supportato fin dalla prima ora l’impegno del presidente della Regione Renato Schifani per la riapertura e il rilancio delle Terme di Sciacca e di Acireale. Sono fermamente convinto della necessità di restituire alla fruizione queste strutture, essenziali per lo sviluppo economico e turistico dell’Isola, valorizzando la vocazione termale delle due città».
Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, a proposito dell’adozione, in giunta, del “Programma triennale delle esigenze pubbliche che possono essere soddisfatte attraverso forme di partenariato pubblico-privato”. Il provvedimento consente di dare avvio alla selezione dei partner privati per la riqualificazione dei due impianti termali.
«Il partenariato pubblico-privato è una straordinaria opportunità di crescita per la Sicilia – ha aggiunto Tamajo – perché consente di utilizzare le competenze e l’esperienza dei privati per migliorare qualità, tempi e costi degli interventi. L’obiettivo della Regione è offrire in Sicilia un turismo termale di valore, capace di attrarre nuovi flussi turistici. Confidiamo che questa iniziativa porti a una gestione efficace e innovativa, capace di valorizzare le nostre risorse e le nostre tradizioni».
Il presidente onorario del Comitato Civico Patrimonio Termale, avv. Ignazio Cucchiara, non può fare a meno di sorridere ascoltando queste dichiarazioni.
Un sorriso che è prima di tutto di compiacimento:
“Adesso la politica nelle sue massime espressioni – dice Cucchiara – scopre l’enorme potenzialità delle Terme per lo sviluppo dei territori e questo non può che farci grandissimo piacere, perché sono ormai lontani i tempi in cui eravamo solo noi del Comitato Civico a crederci e a parlarne… Quasi quasi ci prendevano per matti, per dei novelli Don Chisciotte. Non abbiamo mai mollato e adesso i fatti ci stanno dando finalmente ragione. Il presidente della Regione Schifani ci sta sicuramente mettendo del suo e questo ci tranquillizza, una ulteriore garanzia è rappresentata dalla quota maggioritaria che sarà in capo alla parte privata, cosa che può salvaguardarci dal ripetersi di tristi esperienze del passato in ambito di termalismo e di cui a Sciacca è ancora vivo il ricordo. Adesso per Sciacca, Acireale e l’intera Sicilia si sta aprendo una epocale possibilità di futuro e di sviluppo, e come Comitato ci siamo già attivati per l’avvio di un percorso di preparazione che la città e il territorio devono fare per farsi trovare pronti all’appuntamento”.