In uno studio notarile di Palermo è stato completato il passaggio delle piscine dei Molinelli e del centro accumulo acque dalla società Terme di Sciacca SpA in liquidazione alla Regione siciliana, dopo che sono state avere definite tutte le procedure catastali.
Adesso la Regione ha la piena titolarità di tutti i beni riguardanti il complesso termale di Sciacca da inserire nell’ avviso esplorativo per la ricerca degli operatori economici a cui affidare la progettazione, la costruzione e la gestione del complesso chiuso ormai da quasi dieci anni .
Resta da trasferire soltanto l’usufrutto del Grande Albergo di San Calogero che, unitamente alle grotte vaporose, non sarà comunque inserito nell’avviso.
La giunta di governo regionale ha intanto adottato il “Programma triennale delle esigenze pubbliche che possono essere soddisfatte attraverso forme di partenariato pubblico-privato”, strumento previsto dal nuovo Codice dei contratti pubblici e affidato, per la redazione e l’istruttoria, al dipartimento regionale Tecnico dell’assessorato delle Infrastrutture.
Possono quindi essere adesso avviate dall’assessorato delle Attività produttive le procedure di selezione di partner privati per la riqualificazione e il rilancio dei due complessi termali di Sciacca e Acireale.
“Il rilancio del termalismo in Sicilia – ha detto il presidente della Regione Renato Schifani – è dichiaratamente uno degli obiettivi del mio governo. Stabilire una collaborazione con gli operatori economici privati è una straordinaria occasione che la legge ci mette a disposizione e che intendiamo sfruttare per fare leva sul know-how degli imprenditori e ottenere, così, una migliore performance in termini di rispetto dei tempi e dei costi di investimento”.
L’intervento “Rilancio terme di Sciacca e Acireale” è finanziato con fondi pubblici attraverso 90 milioni di euro dell’Accordo per la coesione territoriale Fsc 2021-2027. Ammontano, invece, a quasi 94 milioni le risorse per cui ci si rivolgerà, attraverso avvisi pubblici, a capitali privati.
In totale, il costo della riqualificazione delle terme di Sciacca ammonterà a poco più di 102 milioni, quello delle terme di Acireale a quasi 82 milioni di euro.
Secondo il cronoprogramma previsto dal tavolo tecnico istituito in Regione, il prossimo passo sarà la pubblicazione entro il corrente mese di dicembre degli avvisi esplorativi per la ricerca degli operatori economici a cui affidare la progettazione, la costruzione e la gestione dei complessi termali.
“Il nostro obiettivo – ha aggiunto Schifani – è realizzare in Sicilia un’offerta termale di qualità, valorizzando le peculiarità dei territori. Un’iniziativa in grado anche di captare nuovi flussi turistici e contribuire alla destagionalizzazione del turismo in Sicilia”.
Le notizie che arrivano da Palermo vengono accolte con legittima soddisfazione a Sciacca, dove adesso l’attesa è tutta rivolta alla pubblicazione dell’avviso esplorativo.
“L’iter intrapreso dalla Regione sotto la super visione del presidente Schifani sta puntualmente rispettando le attese e gli impegni assunti – ci dice Nino Porrello in qualità di Coordinatore del Comitato Civico Patrimonio Termale – e siamo particolarmente soddisfatti del fatto che la nostra presenza al tavolo tecnico ha di fatto determinato l’inserimento, tra i beni che saranno inseriti nell’Avviso, anche dello stabilimento Antiche Terme e delle Piscine Molinelli, che inizialmente dovevano invece essere esclusi. Anche di questo ringraziamo il presidente Schifani e chi per suo conto presiedeva il tavolo tecnico. Adesso l’attenzione è ovviamente rivolta a quelli che saranno i contenuti dell’Avviso esplorativo, ma confidiamo sul fatto che l’ottimo lavoro finora svolto si tramuti in contenuti finalmente adeguati ad una procedura di partenariato pubblico- privato di grande rilevanza come quella attinente ai due principali centri termali della Sicilia”.
“Avremmo voluto – prosegue il coordinatore – che anche le grotte vaporose del Monte Kronio potessero rientrare in questo step di riqualificazione, ma tutto il tempo perduto dalle precedenti amministrazioni regionali ha di fatto impedito che ciò potesse avvenire. Anche a questo proposito abbiamo tuttavia colto segnali positivi, nel senso che la presidenza della Regione ne compreso l’importanza fondamentale che le grotte vaporose rivestono e cercherà un modo di poterle riagganciare, nel prosieguo, al complesso termale che andrà inizialmente a riqualificarsi.
“Subito dopo la pubblicazione dell’Avviso esplorativo – conclude Porrello – la partita si sposta sul tavolo del concreto interesse che l’imprenditoria nazionale e internazionale dimostrerà nei confronti delle Terme di Sciacca e sulla capacità della città di prepararsi ad un appuntamento fondamentale per il suo futuro quale la ripartenza di Sciacca Terme autentica città termale.