La discesa Campidoglio e la Chiesetta di Sant’Antonio Abate sono diventati un punto di riferimento per gli amanti del bello, comunque si voglia intendere questo termine, tra arte, recitazione, dissertazioni filosofiche, racconti, incontri culturali. La caparbietà e la passione di Renato Sanfilippo, supportate dalla Confraternita SS Crocifisso, si esprime in questi giorni con un’iniziativa che vede protagonisti i primi due già citati e l’Associazione Italia Nostra. Ieri sera l’inaugurazione di “Miraggi” e contestualmente il benvenuto al Solstizio d’Inverno con una inusuale accensione del fuoco dentro un antico braciere.
All’interno, un folto pubblico ha ascoltato con attenzione la dotta presentazione di Giorgio Contino che ha illustrato la genesi e lo sviluppo delle opere di Mariangela Cuturano, in esposizione fino al 3 Gennaio.
La passione della Caturano per la “sua” Sicilia (la zona che comprende la valle dei feudi) le ha portato il desiderio di immortalare quei paesaggi incantevoli che le danno da sempre l’idea del miraggio. L’artista ha voluto trattenere il sogno, l’incantesimo destinato a svanire in pochi istanti. Da qui il titolo “Miraggi”, fortemente voluto dall’artista perché rappresentativo della sua sensazione perenne. “Le immagini che ho voluto catturare – afferma – hanno avuto da sempre per me la valenza di un miraggio come visione ai confini della realtà, che appare tra veglia e sonno, emerge dal nulla e si confonde nelle due dimensioni“. Lo stile vagamente impressionista nasce dalla sperimentazione. Per esaltare l’immagine onirica l’artista ha cominciato col dilatare l’obiettivo mettendolo controluce a 45 gradi, in modo da creare l’effetto di ombre e luci a contrasto e i contorni sfumati. Il risultato è sorprendente, di un fascino che cattura lo sguardo e resta impresso, ma che soprattutto esprime tutta la drammaticità della terra siciliana.