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Nulla di fatto ieri sera sulla spinosa questione, squisitamente politica, delle aliquote IMU: in aula consiliare si sono presentati solo 5 consiglieri comunali (Curreri, Modica, Ruffo, La Bella per la coalizione che sostiene la giunta e Carmela Santangelo del gruppo misto) e pertanto la seduta è stata rinviata a stasera.
Venerdì 28 febbraio, a Sciacca è festa di Carnevale, quindi si può anche azzardare come commento che la tematica IMU in questione troverà la sua definizione nel contesto forse più adatto, appunto quello carnevalesco, perché tale carattere sembra ormai aver assunto la diatriba politica sulle aliquote IMU 2025.
Stasera, dopo il rinvio di 24 ore, si abbassa a 2/5 del numero dei consiglieri il quorum per la validità della seduta: è quindi presumibile che per l’opposizione (che come noto è maggioranza numerica in aula consiliare) sia presente un numero minimo di consiglieri, tale da consentire il raggiungimento del quorum e anche l’approvazione delle nuove aliquote IMU proposte dall’amministrazione Termine, pur con il voto contrario dell’opposizione, per l’occasione volutamente sguarnita numericamente.
Come si ricorderà l’opposizione consiliare aveva individuato in una consistente riduzione delle aliquote IMU 2025 un proprio vessillo politico, non trovando tuttavia su tale richiesta il necessario sostegno tecnico da parte uffici finanziari del Comune e dei revisori contabili.
Nella precedente seduta consiliare l’opposizione aveva tuttavia mantenuto ferma la propria posizione in favore della diminuzione, bocciando le aliquote IMU proposte dalla giunta Termine come atto di indirizzo, che sostanzialmente si mantenevano inalterate rispetto all’anno precedente.
Tale mancata approvazione delle aliquote, 2025 determinerebbe attualmente una rilevante perdita di gettito sul bilancio del Comune di Sciacca, quantificata in circa 1.750.000,00 euro (a seguito della consequenziale applicazione delle
aliquote di base di cui ai commi da 748 a 755, della legge istitutiva della nuova IMU).
In conseguenza di questo preventivato minor introito nelle casse comunali, causato dalla contrapposizione consiliare,
il Responsabile del Settore Finanziario ha proceduto alla segnalazione al Legale Rappresentante dell’Ente, al Consiglio Comunale nella persona del suo Presidente, al Segretario ed all’Organo di Revisione, nonché alla competente Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti, del costituirsi di una situazione di squilibrio non compensabili da maggiori entrate o minori spese.
Da ciò sono scaturiti nelle ultime settimane due incontri fra l’Amministrazione Comunale e la II Commissione Consiliare Permanente “Bilancio e Finanze” (nella quale i consiglieri di opposizione sono in maggioranza), alla presenza degli Uffici Finanziari.
Sì è cercato insomma di trovare un punto di equilibrio e di mediazione tra l’esigenza di mantenere il cosiddetto “equilibrio di bilancio” e la richiesta delle opposizioni di una diminuzione delle aliquote IMU.
Ricerca peraltro assolutamente non facile.
Nel testo dell’atto di indirizzo che la giunta comunale sottoporrà stasera alla votazione del consiglio comunale si prende infatti atto, altresì, dei vari incontri dell’Amministrazione Comunale con i vari Responsabili di Settore ed il Responsabile dei Servizi Finanziari, dai quali è emersa al contrario la richiesta di incrementi di risorse finanziarie, con ulteriore conseguente difficoltà di ridurre le aliquote IMU, al fine come detto del mantenimento degli “equilibri di bilancio”.
A seguito di successivi e ulteriori approfondimenti sul bilancio comunale, l’Amministrazione Comunale ha così deciso di dare mandato al Responsabile del Settore Finanziario, Dr. Filippo Carlino, di predisporre una nuova proposta di delibera consiliare, di approvazione delle aliquote IMU anno 2025, individuando nella tipologia dei fabbricati dati in uso gratuito (aliquota vigente nel 2024 10,1 per mille) ed in
quella dei terreni agricoli (aliquota vigente nel 2024 6,6 per mille), gli interventi oggetto di riduzione delle aliquote IMU: questa riduzione sarebbe compatibile con il Decreto dell’Economia e delle Finanze del 6 settembre 2024 e determinerebbe una minore entrata per circa 121.000,00 euro (invece di 1.750.000,00 euro).
Queste minori entrate andrebbero sempre ad incidere sul blocco della spesa, ma ovviamente in modo meno gravoso, nei capitoli di spesa (e quindi dei servizi resi dal Comune ai cittadini) del bilancio approvato 2024/2026, come risultante dall’elenco già depositato agli atti dell’ufficio finanziario.
Si procederebbe quindi, nelle more dell’approvazione del bilancio di previsione 2025/2027, ad un blocco della spesa, a compensazione dell’importo della minore entrata prevista in 121 mila euro a seguito della riduzione delle aliquote Imu come sopra individuate, con il beneplacito del responsabile dell’ufficio finanziario e dei revisori contabili, perché tale ammontare così quantificato non inficerebbe gli equilibri di bilancio comunale.
Tutto risolto quindi?
Manco per idea.
La II Commissione “Finanze, Bilancio e Patrimonio” ha espresso in data 26 febbraio parere NON POSITIVO sulla nuova proposta di delibera formulata come sopra descritto.
Cosa succederà stasera? È probabile che le aliquote IMU 2025 vengano approvate nella nuova misura rideterminata in modo da limitare il minus di entrate a 121 mila euro, con il voto favorevole determinante dei consiglieri comunali che sostengono la coalizione Termine.
Chi avrà vinto in questo braccio di ferro politico?
Forse avranno e avremo perso tutti, politica e città, ma essendo carnevale potremo nasconderci tutti dietro una maschera.
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