Il presidente del Parlamento dell’Unione Europea, l’italiano David Sassoli, ha reso onore alla memoria del nostro concittadino Accursio Miraglia con queste bellissime parole, che vogliamo diffondere anche tramite ServireSciacca per l’importanza che esse svolgono nel rinnovare il ricordo e la conoscenza di un grande uomo, sindacalista, che ha saputo fare del “Servire Sciacca” uno stile di vita fino all’estremo sacrificio di essa, settantacinque anni addietro.
“Lavoro tanto perché i soldi mi servono per darli a chi ha bisogno”.
“Accursio Miraglia, siciliano di Sciacca, mette su un’industria di pesce salato. Poi una rappresentanza di ferro e metalli, una gioielleria, è amministratore del teatro cittadino e infine presidente dell’ospedale”.
“Ogni sera, si occupa di insegnare a leggere e scrivere ai braccianti, agli analfabeti. Distribuisce gran parte dei guadagni agli orfani e ai poveri”.
“Cattolico tenacemente impegnato nel sociale, comunista, dapprima imprenditore e poi artefice della prima Camera del Lavoro, crede in una Sicilia onesta e solidale, dalla parte di chi ha bisogno”.
“Nel mirino della mafia e di interessi occulti, sa di rischiare la vita”.
“Alla moglie, preoccupata, risponde: “Lo so che ho figli, ma devo pensare anche a tante altre persone che hanno bisogno di me”.
“Dice, anche: “Meglio morire in piedi, che vivere in ginocchio”.
“Viene ucciso a colpi di pistola una sera fuori l’uscio di casa. La sua vicenda ispira Leonardo Sciascia ne “Il giorno della civetta”.
“È il 4 gennaio, nel 1947.
Un giorno remoto, lontano. Eppure a Sciacca ancora oggi, quando fai il nome di Miraglia, i vecchi contadini piangono per lui”.
Grazie a David Sassoli per averlo ricordato con queste bellissime parole, dice oggi il figlio Nicolò, e Ti diciamo grazie anche noi cittadini di Sciacca, presidente, che hai voluto contribuire a tenere accesa la fiamma di una memoria che ci rende fieri di un Uomo come Accursio Miraglia che ha voluto lottare per il bene della propria città e della sua gente.