Angelo Galfano

È davvero proibitivo il percorso che nelle ultime 5 partite di campionato attende lo Sciacca di mister Galfano, al momento distaccato di 10 punti dalla seconda in classifica e quindi escluso dalla possibilità di accedere ai playoff per tentare la promozione in serie D: 

Occorreranno quindi 5 vittorie, compresa quella sul campo di Gela contro la seconda in classifica il 30 marzo.

Ma vediamoli nel dettaglio, in parallelo, questo tratto di percorso finale in 5 tappe ( 3 trasferte per lo Sciacca, 2 per il Città di Gela):

16 MARZO:

MARSALA 1912 – UNITAS SCIACCA CITTÀ DI GELA – ORATORIO SAN CIRO

23 MARZO:

UNITAS SCIACCA – PARTINICOAUDACE CITTÀ DI SAN VITO – CITTÀ DI GELA

30 MARZO

CITTÀ DI GELA – UNITAS SCIACCA

6 APRILE:

UNITAS SCIACCA – CASTELDACCIA PARTINICOAUDACE – CITTÀ DI GELA

27 APRILE:

LASCARI CEFALÙ – UNITAS SCIACCA CITTÀ DI GELA – MARSALA 1912

Diciamolo con estrema franchezza: se da una parte c’è la grande soddisfazione di aver portato a casa la Coppa Italia siciliana di Eccellenza e di essere usciti a testa alta e con l’onore delle armi nel secondo turno della fase nazionale di Coppa Italia, dall’altro il mancato raggiungimento del traguardo playoff in campionato sarebbe da considerarsi un bilancio finale non positivo per la squadra neroverde, considerato lo spessore tecnico del parco giocatori disponibile e i sacrifici economici sostenuti dalla società del presidente Rizzuto.

In questa ultima parte di campionato così come in  coppa è emerso con evidente chiarezza il punto debole dello Sciacca: la fase offensiva, la grande difficoltà di arrivare sotto rete e di andare in gol.

Non è solo un problema di attaccanti, ma più in generale di efficacia degli schemi offensivi, mentre la squadra riesce ad esprimersi in modo adeguato nella fase di copertura e di impostazione iniziale della manovra.

Sicuramente la campagna acquisti annuale non è stata al top per quanto riguarda il settore offensivo, sicuramente sono stati fatti andar via giocatori che potevano dare un contributo utile (uno per tutti, Mistretta), ma anche gli schemi di gioco non hanno prodotto i risultati sperati in fatto di incisività offensiva. 

Ci sono però ancora 5 partite nelle quali i neroverdi possono giocarsi il tutto per tutto, nonostante l’assenza per squalifica di capitan Rosario Licata, affrontando i novanta minuti con il solo obiettivo di vincere, tanto il pareggio non servirebbe a nulla (salvo intoppi imprevisti da parte del Città di Gela. 

C’è stato un altro punto debole in questo campionato dell’Unita Sciacca, che ci auguriamo possa essere contraddetto nelle ultime due gare casalinghe: la numerosità del pubblico presente al Gurrera.

Gli ultras sono stati magnifici, e non hanno mai cessato di incoraggiare la squadra durante gli incontri neanche per un attimo. Non altrettanto si può dire in generale del popolo tifoso neroverde, la cui presenza numerica sugli spalti del Gurrera è stata mediamente inadeguata a supportare lo sforzo e le esigenze economiche della società neroverde.

A Sciacca il calcio continua a non infiammare gli animi, e questo non agevola il raggiungimento della serie D.

Tutti noi abbiamo avuto modo di vedere lo stadio di Barletta, con 5 mila spettatori presenti sugli spalti, pur essendo stata la tifoseria pugliese in passato abituata a ben diversi palcoscenici calcistici.

Adesso la giunta Termine ha adottato una determina di impegno di spesa di 5 mila euro a favore di Unitas Sciacca, facendo ricorso alle somme dell’imposta di soggiorno.