

Lo Sciacca fa sua in trasferta la prima delle 5 partite da “dentro o fuori” che possono portarlo ai playoff, con la necessità di altrettante vittorie.
Domenica prossima la squadra di Galfano giocherà in casa con il Partinocoaudace e occorrerà il pubblico delle grandi occasioni quale dodicesimo uomo in campo per conquistare altri due punti che consentiranno, il 30 marzo, di affrontare in trasferta la seconda in classifica, il Città di Gela, in un match che potrà essere decisivo per l’accesso ai playoff dei neroverdi di Galfano.
Bisogna crederci, crederci innanzitutto società e giocatori, ma anche la tifoseria saccense, che oltre a riempire lo stadio domenica prossima deve recarsi in massa a Gela per sostenere la squadra in un appuntamento che può dare al campionato dello Sciacca un significato in un senso oppure in un’altro
A Marsala lo Sciacca ha prevalso sulla squadra dell’ex mister Bruccoleri piuttosto agevolmente, facendo valere la sua indubbia superiorità tecnico e tattica, nonostante la grande fatica accumulata nell’impegno infrasettimanale di coppa a Barletta. Sei nitide occasioni da rete, di cui due realizzate con Gueye e Jammeh, contro una sola degli avversari splendidamente neutralizzata da Sabella.
Dopo i primi venti minuti nei quali le due squadre si sono studiate, i neroverdi hanno ingranato la marcia e messo sotto gli avversari assumendo il controllo totale del gioco. A suonare la carica è stato Gueye, che prima si è visto neutralizzare da una splendida parate del portiere marsalese una bellissima conclusione a rete, dopo si è mangiato un gol fatto presentandosi da solo davanti all’estremo difensore avversario e spedendo fuori, infine non ha fallito la terza opportunità realizzando questa volta con freddezza.

Una volta in vantaggio neroverdi non hanno smesso di fare gioco e di cercare il raddoppio, arrivato nella fase iniziale della ripresa con un colpo di testa del difensore Jammeh che ha raccolto di testa un corner calciato da D’Amico.

A questo punto lo Sciacca ha giustamente allentato l’intensità del proprio gioco per rifiatare e Galfano ha dato spazio alle opportune sostituzioni.
