
Ci sono pervenute da parte dell’on.le Carmelo Pace, a distanza di qualche giorno, due distinte segnalazioni sugli Ospedali Riuniti di Sciacca e Ribera:
una è di oggi, e in essa il parlamentare riberese, vicepresidente della Commissione Sanità dell’ARS, giudica come caso di sanità non buona il malfunzionamento della cosiddetta “camera bianca” presso il presidio ospedaliero di Sciacca; un’altra qualche giorno fa che veniva invece intitolata “C’è anche una buona sanità” relativa al Pronto Soccorso del presidio ospedaliero di Ribera.
Ma andiamo con ordine.
L’on.le Carmelo Pace segnala oggi che da ben due giorni i pazienti del reparto di oncologia dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca, insieme ai loro familiari, convivono con “gravissimi, imperdonabili ritardi legati alla preparazione dei farmaci per le cure loro riservate, perché a causa del malfunzionamento della cosiddetta “camera bianca”, prontamente segnalato dal Responsabile dell’Unità operativa semplice di Oncologia e ancora ad oggi senza alcuna risposta positiva, un’équipe di medici si reca da due giorni all’ospedale di Agrigento, con tutte le difficoltà del caso aggravate da ritardi inammissibili, per preparare questi farmaci salvavita”.
Nella nota l’on.le Pace ringrazia gli operatori sanitari dei due presidi interessati (Sciacca e Agrigento) per la professionalità che, ancora una volta, stanno dimostrando nell’affrontare al meglio una situazione di emergenza, e chiede pubblicamente all’Asp di Agrigento e alla Direzione Sanitaria di Sciacca di intervenire immediatamente per tutelare il diritto alla salute dei nostri concittadini.
Alle 17:00 di oggi i farmaci, che i pazienti e le loro famiglie attendono invano da stamattina, non erano ancora arrivati, fa sapere Pace
“Questa non è buona sanità!” conclude l’esponente della DC di Totò Cuffaro.
L’altra nota, trasmessaci alcuni giorni addietro, era invece sottoscritta dal segretario cittadino e dal gruppo consiliare della Democrazia Cristiana di Ribera e si soffermava sul dato degli accessi record al Pronto Soccorso di Ribera e sul tema più generale del presidio ospedaliero “Fratelli Parlapiano”, con il titolo “C’è anche una buona sanità”.
“La Democrazia Cristiana – si legge in essa – segue con attenzione gli sviluppi legati alla situazione dell’ospedale di Ribera. Il record nel 2024 dei 10 mila accessi al nostro Pronto Soccorso, che salutiamo con soddisfazione, è un dato che conferma la bontà e la lungimiranza di alcune scelte. Nei primi mesi del 2023 il Pronto soccorso, grazie all’iniziativa e al riconosciuto impegno dell’on. Pace anche in veste di vicepresidente della commissione regionale Salute, ottiene, in previsione del riconoscimento di ospedale di zona disagiata, l’apertura in deroga con una nota a firma dell’Assessore regionale alla Salute”.
“Il presidio di Ribera, nonostante gli ottimi dati sugli accessi e sull’organizzazione, culminati con l’attribuzione del punteggio di 9/10 in occasione dell’ultima verifica della commissione tecnica regionale in presenza di primari di Pronto Soccorso, attualmente non è contemplato all’interno della rete ospedaliera regionale” (ma lo è, ci permettiamo di rettificare, come Ospedali Riuniti di Sciacca e Ribera…).
“I numeri ufficiali parlano chiaro – afferma la DC riberese – e ci dicono che, dalla data di riapertura in deroga, il Pronto Soccorso del “Fratelli Parlapiano” registra un incremento annuo degli accessi del 20%.
Nel 2023 i cittadini che hanno beneficiato delle prestazioni della struttura sono più di 7 mila e per il 2025 le stime sugli accessi parlano di oltre 13 mila utenti, dato che rappresenterebbe un ulteriore miglioramento rispetto ai numeri record del 2024”.
“Grazie all’encomiabile lavoro dell’équipe dei sanitari coordinati dal Dott. Giuseppe Spallino il Pronto Soccorso di Ribera è oggi a tutti gli effetti un presidio di eccellenza, con dati relativi al tempo medio di dimissione, permanenza in ospedale e parametri in armonia con i protocolli e le linee guida regionali, e ha tutte le carte in regola per acquisire lo status di Ospedale di zona disagiata”.
“Questo importante riconoscimento, atteso dai cittadini, consentirebbe l’inserimento ufficiale dell’ospedale di Ribera nella rete ospedaliera della Regione Sicilia – conclude la nota – e la costituzione di un’unità operativa autonoma di Pronto soccorso, oggi accorpata alla struttura di Sciacca, nonché il potenziamento della struttura in termini di offerta sanitaria con tangibili benefici per la comunità e il comprensorio in tema di diritto alla salute”.
Ci sia consentita, in conclusione, una nostra annotazione a margine: quest’ultimo comunicato della DC riberese, che l’on.le Pace ci aveva gentilmente fatto prevenire, ci sembra del tutto esplicativo circa la comprovata capacità della politica riberese e del suo esponente di punta di sostenere a spada tratta e di veicolare le ragioni univoche del presidio ospedaliero di Ribera, evidentemente non ritenendosi adeguata e suscettibile di aggiustamenti in positivo l’attuale soluzione degli Ospedali Riuniti di Sciacca e Ribera.
Ci piacerebbe conoscere una volta per tutte, e con assoluta chiarezza, il punto di vista su questo argomento della politica saccense, e per essa in particolare del capogruppo PD all’ARS on.le Michele Catanzaro, del sindaco Fabio Termine e della DC di Sciacca.