
A proposito di ZTL a Sciacca, mi è passata per la testa questa celebre frase che il Manzoni mette in bocca a Don Abbondio quando il povero curato cerca di far capire al Cardinale Federico Borromeo il perché non ha sposato Renzo e Lucia a seguito della minaccia pervenutagli da Don Rodrigo.
E vi spiego il perché mi è venuta in mente, senza con questo voler entrare nel merito dell’annosa questione ZTL sì, ZTL no.
Anche l’attuale amministrazione comunale capeggiata da Fabio Termine, come già tutte quelle che l’hanno preceduta nei tempi passati, sulla questione ZTL mi rimanda al personaggio Don Abbondio: era infatti partita animata da sacro furore e innalzando il vessillo della progressiva pedonalizzazione del centro storico, ma da metà settembre 2024 di quel sacro furore e di quel vessillo sono rimaste solo briciole, sotto forma di alcuni giorni di ZTL sotto festività natalizie.
Per il resto nulla.
Come se un inconfessabile timore avesse preso il sopravvento.
La motivazione ufficiale di questo “disimpegno” sull’argomento è stata infatti quella che si attendeva l’autorizzazione per lo spostamento dell’inizio dell’area ZTL da Via Incisa a Corso Vittorio Emanuele, con annessi lavori relativi alla segnaletica, per consentire la svolta a sinistra sullo stesso Corso Vittorio Emanuele in direzione Steripinto.
Ovviamente neanche un bambino crederebbe a questa motivazione, forse si è “solo” voluta mettere da parte la ZTL per tutto il periodo invernale, accontentando così per alcuni mesi la schiera comunque nutrita di coloro che la vedono con il fumo negli occhi.
A torto o a ragione.
Si prevedeva che ritornasse in vigore in occasione del week-end pasquale, ma ciò non è avvenuto.
Perché ci sarebbero ancora delle riflessioni in corso sulla più opportuna regolamentazione del provvedimento in Via Licata, si è detto da qualche parte.
Ma se così fosse, non sono stati sufficienti più di sei mesi per partorire un’idea che fosse una, finalmente definita e consapevole, della regolamentazione che si vuol dare alla ZTL nel centro storico di Sciacca?
È mai possibile che questa città non possa mai contare su un’amministrazione comunale che abbia il “coraggio” di avere una propria idea, una propria progettualità ben definita su mobilità sostenibile, pedonalizzazione, vivibilità del centro storico, sostenibilità del settore commerciale, trasporto urbano e parcheggi, con annessi e connessi?
Di esempio sul coraggio che non c’è se ne potrebbero fare anche altri, come quella ridicola situazione del divieto di transito allo Stazzone che nessun automobilista si è mai sognato di rispettare e che quasi nessun assessore ha mai avuto il coraggio di imporre, ad esempio facendo mettere una barriera mobile all’ingresso, perché poi tutti si lamentano…
E quando non si riesce a far valere un’idea di ZTL neanche su un lungomare di appena 200 metri, dove si pensa di poter arrivare?
E allora perché non eliminarlo del tutto quel divieto di transito, dimostrando quanto meno un minimo di dignità civica?
Insomma, prima o poi vedrete che la ZTL in centro storico farà anche la sua ricomparsa (magari il 25 aprile o il 1 maggio, con i negozi chiusi?) e speriamo anche con possibili migliorie, ma siamo certi che, mancando solo poco più di due anni o alle prossime elezioni amministrative, tutto sarà tranne che “una svolta strategica per il centro storico di Sciacca, all’insegna di una sua progressiva pedonalizzazione”.