E dopo quello dell’ex sindaco Lillo Craparo arriva oggi l’appello di Pippo Segreto, ex deputato regionale ed esponente storico del partito socialista in era di prima repubblica, approdato tra le fila dell’ex senatore Giuseppe Marinello nella seconda.
Anche Pippo Segreto è uno che la politica la conosce bene, a livello cittadino è stato consigliere comunale ed assessore.
Le considerazioni di Segreto, che qui di seguito integralmente riportiamo, esprimono a viva voce e con la forza dialettica del buon senso il sentimento e le convinzioni che ormai sembrano dominanti, quanto meno a parole, nell’opinione pubblica cittadina in vista delle prossime elezioni amministrative:
l’appello alla trasversalità non partitica, il ricorso a quel civismo di cui tutti sembrano ormai diventati paladini, il superiore interesse della città.
Il grosso nodo problematico da sciogliere diventa allora quello dei nomi e cognomi delle persone che abbiano le qualità per trasformare queste buone intenzioni da parole a realtà vissuta, questo “auspicio” in un’autentica e proficua alleanza tra politica e civismo, capace di realizzare l’impresa di far uscire Sciacca dal baratro del degrado e di dare un autentico futuro di sviluppo alla nostra città.
Queste le parole di Pippo Segreto:
“Sto osservando, con viva attenzione, le vicissitudini politiche saccensi che daranno il via, a breve, alla campagna elettorale per scegliere il nuovo governo cittadino”.
“La priorità è la rinascita di questa città; esigenza che può prendere corpo solo se la progettualità messa in campo non è succube di dettati politici esterni”.
“Una rinascita che deve andare oltre i simboli dei partiti e che deve riunire sotto una sola effige, che garantisca l’impegno ed il sacrificio per salvaguardare un territorio da troppo tempo abbandonato”
“ Occorre realizzare una coalizione composta da gente appassionata, capace di dedicarsi interamente, con una visione programmatica spalmata in dieci anni, a ricomporre i cocci di questa città e che voglia fare gli interessi della comunità e non la mera candidatura a sindaco fine a se stessa”.
“ Occorrono personalità della società civile che credono ancora nello sviluppo socio-economico di questo importante territorio di cui facciamo parte. L’associazionismo, i comitati di quartiere e tutte quelle realtà attive in città, devono essere ascoltate e rese partecipi”.
“ Agli amici della politica locale chiedo di svestirsi da qualsivoglia casacca e guardare urgentemente alla stesura di punti programmatici condivisibili ed attuabili che guardino, con chiarezza, alle necessità del territorio. Dalla viabilità, alla problematica Terme, passando per le esigenze quotidiane di cui una città come Sciacca ha bisogno. Un programma chiaro, non utopistico e soprattutto sincero, dotato di scadenze e tempistiche puntuali legate alla risoluzione dei problemi. Il tempo dei sogni è ormai lontano”.
“ Le priorità della comunità saccense sono: problematica terme, accessi al mare, rifunzionalizzazione del teatro con coinvolgimento delle locali compagnie, difesa del territorio con studio di altro accesso possibile al quartiere Perriera, riconversione vecchio ospedale di via Figuli, manutenzione straordinaria arterie stradali, riorganizzazione del personale comunale, valorizzazione beni monumentali e turistici”.