Si profilano le prime convergenze sulla candidatura di Ignazio Messina a sindaco.
Appare infatti improntato all’ottimismo in questa direzione il breve comunicato, concordato tra le parti, emesso dopo l’incontro avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri tra lo stesso Messina e le delegazioni dei gruppi politici di “Sciacca 2022”, “Sciacca Terme Rinasce” e “Onda”:
In esso l’incontro viene definito proficuo e il confronto aperto, aggiungendosi che è servito a mettere a fuoco tutte le possibili convergenze su un programma politico mirato ai necessari e non rinviabili interventi sulle emergenze amministrative, infrastrutturali, economiche e sociali di Sciacca, da condividere in vista delle prossime consultazioni amministrative”.
Le compagini, fanno sapere, si rivedranno entro pochi giorni per approfondire i temi trattati in vista di una possibile coalizione politica.
Se questa coalizione dovesse prendere effettivamente corpo, la candidatura di Ignazio Messina diventerà ancora più forte e quella di Michele Ferrara sarebbe ritirata.
Al momento, tra l’altro, non ci sono ancora contrapposizioni ufficialmente dichiarate.
Quella di Fabio Termine viene comunque considerata come certa e potrebbe essere ufficializzata già domenica mattina nel corso di un evento di NEXT #andareoltre “ PARTECIPATA-INCLUSIVA- UMANA”, programmato alla Multisala Badia Grande.
La ventilata candidatura di Carmelo Burgio appare invece sempre più difficile, lo stesso ex segretario generale del Comune ci ha confermato di nutrire non poche perplessità ad accogliere le sollecitazioni a candidarsi, in mancanza di un ben definito è credibile cartello elettorale che adeguatamente la sua candidatura, che anche i terzi osservatori considerano di primo piano.
Il Partito Democratico, Forza Italia e il gruppo politico di Sciacca al centro (con Fabrizio Di Paola) sembrano, per motivi diversi, avere difficoltà a trovare e a stringere alleanze.
Stessa cosa sul fronte di destra, dove Fratelli d’Italia, Diventerà Bellissima e il gruppo di Silvio Caracappa potrebbero orientarsi sulla possibile candidatura di Calogero Bono o di Matteo Mangiacavallo, ammesso che uno dei due sia davvero convinto di scendere in campo a fronteggiare l’intensa campagna elettorale già avviata con forza da Ignazio Messina sul terreno del confronto con gli elettori.