Tra le donne che hanno lasciato il segno, negli anni della nostra giovinezza, un posto d’onore spetta a lei, imprenditrice di successo nella Sciacca degli anni del boom economico. Il suo negozio di scarpe si trovava in Corso Vittorio Emanuele, in pieno centro storico. Era un negozio elegante, frequentato dalle signore bene della città. La sua commessa era Maria Bivona, “Mariuzza”. Ma lei, la “padrona” era sempre presente e partecipava e consigliava le clienti nella scelta delle calzature di moda. Per noi signorine, le sue scarpe eleganti erano una conquista importante. Per non parlare delle borsette. Venivamo da anni difficili, in cui certamente non si pensava a dare importanza a questi accessori. Ma la signora Cornace ci convinceva del contrario.
Se qualcuno si azzardava a criticare il dettaglio di una scarpa…allora lei ci rimaneva male, anzi…per poco non ti buttava fuori dal suo negozio. Aveva un bel caratterino, la “cornace”. Era orgogliosa di quel bel negozio, delle sue creature, quelle belle scarpe di grande qualità che amava alla pari dei suoi due figli: Nuccio e Nino. Di questo ultimo lei affermava che era”il più bello da Roma in giù”. I suoi figlioli amatissimi li coccolava tanto e li aveva affidati a Rosalia, la sua governante, che gli faceva da mamma e stava sempre a casa sua. Lei, anticipatrice delle imprenditrici moderne, non concepiva il lavoro a casa. Non si vergognava di non sapere cucinare. Lei amava il suo lavoro, dentro il suo negozio.
Maria era una grande lavoratrice e non si fermava mai. Solo la domenica , vestita a festa, con la sua pelliccia di visone e il suo giro di perle, si permetteva un giro in automobile (una bella Giulietta bianca), insieme al secondo marito per le strade di Sciacca; ( il padre di Nino e Nuccio era morto in guerra e lei si era risposata , nel 54) Ancora oggi lo chiamiamo “Lu giru di la Curnaci” per indicare proprio quella passeggiata (in automobile) che molte coppie fanno nei giorni di festa.
E’ grazie soprattutto ai figli, molto inseriti nelle comitive giovanili dell’epoca, che Maria frequentava alcune famiglie della Sciacca di allora: soprattutto i Martorana e la cugina Gina Friscia. La sua casa ospitava spesso ricevimenti con tanta bella gente. Era una bella casa al primo piano del Corso Vittorio Emanuele, con mobili imponenti, di pregio, croce e delizia di Rosalia, la sua fedele governante. Maria Amplo , con la sua storia da imprenditrice dalla spiccata femminilità ci ha davvero insegnato che con tenacia e forza di carattere si vincono anche le sfide più impegnative. Lei la sua sfida l’ha vinta: ha insegnato alle donne di Sciacca che una bella scarpa, di qualità, vale sempre la pena acquistarla, sia per questioni di eleganza che di salute.
Nata nel1918, è scomparsa nel 1972.
Ho rincorso per anni, a lungo, le foto di questa nostra illustre concittadina. Ne conservavo da sempre un ricordo indelebile, ma non riuscivo a documentarlo. Ringrazio Silvana Ambrosino Galluzzo per avermi fatto avere queste foto della sua amata suocera.
FLAVIA VERDE