Cittadinanzattiva di Sciacca, con la sua Rete del Tribunale per i Diritti del malato, denuncia oggi con una missiva indirizzata ai vertici provinciali dell’ASP la situazione di elevata criticità in cui versa L’Unità operativa complessa di Urologia presso l’Ospedale di Sciacca, a causa della grave carenza di personale medico, paventandone il rischio di chiusura o declassamento se lo stato di cose attuali dovesse proseguire senza immediati interventi correttivi.
Questa il testo della lettera inviata a firma di Lilla Piazza e Piera Di Martino al Commissario Straordinario ASP di Agrigento Mario Zappia, e per conoscenza all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza;
“L’Assemblea di Cittadinanzattiva di Sciacca, con la sua rete T.D.M. intende protestare vivamente per l’attuale emergenza che si registra presso l’U.O. complessa di urologia del“Giovanni Paolo II” di Sciacca. Abbiamo infatti ricevuto diverse segnalazioni che riguardano sia il blocco dei ricoveri che il rinvio di interventi anche dei malati oncologici con il rischio di peggioramento in termini di progressione della malattia. A quanto ci risulta il grave disagio deriverebbe dalla notevole carenza di personale medico che non consente il regolare svolgimento dei turni di reperibilità e sottopone il personale presente a turni di lavoro penalizzanti per non parlare della qualità assistenziale, che come inevitabile ne risente negativamente. Ci perviene inoltre notizia che alla carenza di personale si aggiungel’attuale assenza di medici per motivi di salute e l’imminente scadenza di contratti a tempo definito, che non sappiamo saranno rinnovati ovvero trasformati in tempo indeterminato Per quanto sopra si richiede in via di urgenza di conoscere, a fronte di una pianta organica di complessivi 7 medici, quanti medici risultano oggi in servizio in urologia, quanti di essi a tempo determinato, quanti con altra tipologia di contratto e relativa scadenza e quanti assenti per malattia. Riteniamo che la situazione segnalata, per la sua gravità, possa mettere a rischio la sopravvivenza stessa dell’U.O. complessa in questione oltre che la dovuta qualità e continuità assistenziale agli utenti con conseguente indebolimento dell’offerta sanitaria del vasto territorio servito dall’ ospedale di Sciacca. Per quanto sopra chiediamo un sollecito ed esauriente riscontro”.
ServireSciacca terrà informati i propri lettori del seguito epistolare e nei fatti che avrà questa iniziativa del Tribunale per i Diritti del Malato.