“Nessuno è profeta in patria” è espressione che suole indicare la difficoltà delle singole persone o di realtà associative ad emergere in ambienti a loro familiari, mentre in ambienti estranei viene generalmente assunto che sia più facile far valere le proprie capacità, iniziative e qualità. E’ un’espressione di origine antica, che viene anche utilizzata da Gesù in una frase del Vangelo (Matteo 13,7).
Qualcosa del genere devono aver pensato quelli del Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca, quando inaspettatamente hanno visto riconosciuta la loro azione nientepocodimenoche nelle slide nr. 214 e 215 del documento elaborato dal Prof. Rosario Faraci, dell’Universita’ degli Studi di Catania, che costituisce il risultato dell’analisi aziendale effettuata sulle Terme di Sciacca e Acireale a seguito dell’incarico affidatogli dalla Presidenza della Regione. Tale documento è stato oggetto di una deliberazione, la nr. 149/2022, della Giunta Regionale, con la quale il governo Musumeci ha deliberato di apprezzare tale documento, concernente le linee guida per un piano di rilancio dei siti termali di Sciacca e Acireale, e costituente allegato della delibera stessa.
Per ironia della sorte quel governo Musumeci che tante volte ha rappresentato un bersaglio di critiche da parte del Comitato Civico e che ostinatamente rifiuta il confronto con il Comitato stesso ha quindi, sia pur indirettamente e inconsapevolmente, gratificato di “apprezzamento” l’azione di quello stesso Comitato Civico che, magari, qualche volta fa anche fatica a far sentire la propria voce sulla piazza sciacchitana.