Dal prossimo 23 aprile al 6 maggio il complesso monumentale “Filippo Corridoni” a Mazara del Vallo ospiterà una personale della pittrice pugliese, naturalizzata sciacchitana, Lucia Stefanetti, denominata “DONNA: UNICA E MOLTEPLICE”. L’inaugurazione è fissata per questo sabato 23 aprile alle ore 18, con la partecipazione del tenore Vincenzo Turturici, e l’orario giornaliero di apertura della mostra sarà dalle 9 alle 13.

Questa nuova proposta artistica di Lucia Stefanetti, con “sfumature” diverse di femminilità, come ci dice la stessa artista, “intende viaggiare nell’universo donna alla ricerca di una possibile via dove le donne possano ritrovare, e non smarrire più, la propria essenza, il potenziale nascosto, la loro totalità”.

Si tratta, ci spiega la Stefanetti di “una sfilata di immagini femminili prese a prestito dalla Bibbia, alcune Sante “pasionarie”, profili di donne che attraversano la vita con le loro sfide e i loro carichi di sofferenze e dolori: sono gli archetipi femminili proponibili per una profonda stima di sé a qualunque donna che con coraggio e consapevolezza abbia voglia di svelare il suo valore prezioso”.

“Questa riflessione artistica – culturale, aggiunge la pittrice – naturalmente non pretende di rappresentare l’unico punto di vista possibile, perché ogni donna è libera di sviluppare la propria autocomprensione, ma vorrebbe in qualche maniera incoraggiare il dialogo con le donne e con gli uomini e nel dialogo fornire un’occasione per scoprire la propria identità più profonda”.

Il desiderio di questa personale – conclude Lucia Stefanetti – è quello di trasmettere alle donne la gioia di dispiegare le proprie capacità e possibilità, esprimendo così il modo unico in cui ciascuna vive il suo donna”.

La pittrice Lucia Stefanetti ha un suo “rifugio” professionale a Sciacca all’interno della Chiesa di San Nicolò La Latina, che alcuni considerano il sito artistico – monumentale più bello e anche meno valorizzato della città Sciacca, con le due preziosissime croci lignee al suo interno e il valore aggiunto della presenza della pittrice, che fa da guida, rendendo il luogo ancor più magico e suggestivo.

Lucia Stefanetti, con le sue creazioni di arte sacra e religiosa, è stata anche definita la pittrice della mediazione divina, per la sua rappresentazione dei volti della santità di uomini e donne, così come degli angeli, che danno la possibilità di immergersi in una dinamica biblica e teologica permeata dalla contemporaneità di chi ha conformato la sua vita al Vangelo di Cristo.

Di lei Vittorio Sgarbi ha detto in passato: “Lucia Stafanetti ha le visioni e le dipinge. Ha scelto, via via, di ridurre il colore per rappresentare una dimensione in bianco e nero, che è come quella di una realtà diversa, metafisica, senza perdere i rapporti con una realtà sensuale e carica di desiderio e di istinto. Le sue sono immagini di una interiorità febbrile, possibili simulacri di una fede difficile”.

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