Che il Borgo dello Stazzone sia una delle aree di Sciacca che merita un particolare attenzione da parte della nuova amministrazione per un sua necessaria e rinnovata valorizzazione noi di ServireSciacca lo abbiamo già detto più volte, ragion per cui è veramente meritevole e degna di lode anche sotto il profilo strettamente civico l’iniziativa portata avanti durante l’anno scolastico dall’Istituto Comprensivo Mariano Rossi in parteneschip con l’associazione ambientalista Marevivo Onlus con il progetto denominato “Adottiamo lo Stazzone” che si è concluso ieri con il seguente bilancio finale: raccolti più di 25000 rifiuti in un anno per un peso totale di 1300 kg
L’intervento si è svolto lungo tutto l’anno scolastico attraverso periodiche pulizie dell’arenile dello Stazzone , da sempre vittima della mancata sensibilità ambientale di tante persone che non esitano ad abbandonare bicchieri e bottiglie sul muretto del lungomare, rifiuti che poi finiscono sempre per riversarsi in spiaggia.
Anche nell’ultimo appuntamento di ieri i, come nei precedenti interventi, gli studenti al termine della pulizia hanno effettuato un campionamento dei rifiuti rinvenuti, suddividendoli nelle varie categorie e passando successivamente al conteggio e alla pesatura delle stesse.
Grazie a quest’ultimo campionamento è stato definito e presentato lo studio statistico generale delle operazioni di recupero, lavoro coordinato dalle docenti Domenica Mulè, Antonietta Maria Gullo e Patrizia Galvano, studio che ha permesso di analizzare e comprendere l’andamento stagionale dello spiaggiamento/abbandono di rifiuti.
Dalla prima pulizia, effettuata il 5 Novembre del 2021, oggi è stata rilevata una notevole riduzione della presenza di rifiuti spiaggiati e ciò probabilmente è derivato dalla diminuzione dell’impatto delle attività ridotte a causa delle restrizioni Covid-19, ma si vuol sperare che l’esempio civico dei bambini e dei ragazzi che si sono impegnati nel ridare decoro alla spiaggia possa aver generato nella comunità sensibilità e maggiore rispetto.
A predominare tra i rifiuti raccolti, come di consueto, tantissima plastica con un gran numero di cannucce, bicchieri e bottiglie.
Di seguito i numeri complessivi: BOTTIGLIE DI PLASTICA 2646, BOTTIGLIE DI VETRO 671,
CANNUCCE 3395, BICCHIERI DI PLASTICA 4924, TAPPI DI PLASTICA 1064, LATTINE 1736, PEZZI DI PLASTICA 3248, POLISTIROLO 3175, SACCHETTI DI PLASTICA 557,
COTTON FIOC 669, INVOLUCRO PLASTICA 541,ALTRI RIFIUTI 3286
Parte dei rifiuti è stata riutilizzata dagli studenti delle classi terze medie dell’Istituto per la creazione di un’installazione artistica dal nome “Un milione di pesci”, sfruttando i contenuti e i messaggi che vuol diffondere la trash art che è alla base dell’iniziativa Marine Litter Art, una delle iniziative più significativa promossa da alcuni anni dalla delegazione siciliana di Marevivo.
Il progetto di Sciacca è collegato alla campagna nazionale “Adotta una spiaggia” di Marevivo Onlus che ha inserito la spiaggia dello Stazzone di Sciacca nella lista delle tante spiagge adottate e adottabili da chiunque voglia fare qualcosa per l’ambiente, per un tratto di mare al quale è particolarmente legato o che riveste una grande rilevanza naturalistica. Grazie alla campagna e al contributo raccolto sono state collocate sul lungomare due tabelle informative, inaugurate oggi, che raccontano il progetto e i comportamenti da mantenere per la salvaguardia e il rispetto dell’ambiente.
La campagna di sensibilizzazione va comunque oltre la realizzazione delle due tabelle, poiché gli alunni delle quinte elementari sono stati coinvolti anche nella realizzazione di quattro spot promozionali contro l’abbandono indiscriminato di rifiuti e che a breve saranno divulgati tramite i media e le pagine social di tutti i partner di progetto.
Ma l’iniziativa non finisce oggi! A conclusione di essa Infatti, la preside dell’I.C. Mariano Rossi, Dott.ssa Paola Triolo, ha passato il testimone alla dirigente dell’I.I.S.S. Amato Vetrano, Dott.ssa Caterina Mulè, che si occuperà di dare seguito al progetto nel prossimo anno scolastico, impegnando i suoi studenti nella cura e nella difesa dell’ambiente già avviata.
Il progetto ha ottenuto il patrocinio della Capitaneria di Porto e del Comune di Sciacca, che ha provveduto puntualmente alla rimozione dei rifiuti e all’installazione dei pannelli. Preziose per la buona riuscita dell’iniziativa sono state anche le collaborazioni del Comitato Borgo dello Stazzone e del Museo Diffuso dei 5 Sensi che hanno fatto riscoprire ai partecipanti la storia del borgo. Ha sostenuto il progetto anche la sezione saccense della Fidapa.
Presenti infatti alla giornata di ieri, oltre ai rappresentanti di Marevivo e delle due scuole, il Sindaco Francesca Valenti e l’assessore Michele Bacchi in rappresentanza del Comune di Sciacca, il Comandante della Capitaneria di Sciacca Tenente di Vascello Francesco Petrunelli , il Presidente del Borgo dello Stazzone LeonardoAngelo Pumilia, il responsabile alla sostenibilità ambientale del Museo Diffuso dei 5 Sensi Stefano Siracusa e la presidente della sezione saccense della Fidapa Agnese Sinagra.
Al termine della giornata sono stati anche consegnati agli studenti gli attestati da “Guardiano della costa” rilasciati dal FLAG “Il Sole e l’azzurro tra Selinunte, Sciacca e Vigata” nell’ambito del progetto “Coast to Coast” che si è intrecciato con il progetto dello Stazzone.
La Dirigente dell’I.C. ad indirizzo musicale “Mariano Rossi”, dott.ssa Paola Triolo, ha auspicato che le azioni progettuali, rientranti nella campagna nazionale “Adotta una spiaggia”, inneschino dei circoli virtuosi che possano arginare l’inquinamento ambientale e pongano fine ad uno scarso senso di civiltà e ad azioni irresponsabili di chi non ha a cuore, nello specifico, l’ecosistema marino e la propria città.
“Un plauso – ha dichiarato la Dirigente – va alle alunne e agli alunni di scuola Primaria e Secondaria di I grado coinvolti nell’iniziativa ed ai docenti che li hanno guidati nelle varie fasi del progetto e nella realizzazione di prodotti finiti, quali l’utilissimo monitoraggio statistico sull’inquinamento ambientale effettuato dalle classi 3^C, 3^D e 3^F, coadiuvate dalle professoresse di Scienze Mulè, Galvano e Gullo, nonché l’ideazione e produzione di opere d’arte create con rifiuti e materiali di scarto, da mostrare agli alunni delle scuole del territorio, dato l’alto valore educativo, in particolare verso i giovani, sottolineando il pregio artistico delle opere, sebbene realizzate da non professionisti delle arti”.
“L’iniziativa – ha precisato la Dirigente – celebra il rispetto della vita ed è parte integrante di un progetto ad ampio respiro che intende andare verso un nuovo modello di società, in cui l’attività antropica sia in equilibrio con la natura, e ha consentito di incidere sulla cultura ambientale veicolando, attraverso azioni concrete, esempi di “best practice” che hanno sensibilizzato i nostri alunni e l’utenza tutta sull’importanza della tutela dell’habitat.
Il nostro Istituto ha improntato, già da diversi anni, la propria progettualità verso il rispetto dell’ambiente avviando una serie di attività volte alla tutela del territorio urbano e, da quest’anno, dell’area costiera che è la più fragile. Le bellezze naturali, rappresentate dai nostri litorali, devono essere tutelate e salvaguardate, con un intervento mirato alla pulizia e al decoro generale. Proprio con questa finalità, gli studenti hanno contribuito a fare davvero la differenza, attraverso l’acquisizione di corretti stili di vita orientati alla promozione ed alla tutela del nostro straordinario patrimonio territoriale. Lo scopo è stato quello di minimizzare l’impatto ambientale e porre l’attenzione di tutte le componenti scolastiche, nonché dell’opinione pubblica, sui temi dell’ecologia e del degrado, promuovendo, anche, stili di consumo sostenibili e maturare la consapevolezza dei diritti ecologici di tutti gli esseri viventi“.
“Ci si augura – ha concluso la preside Paola Triolo – che tramite questa pregevole iniziativa progettuale siamo riusciti a far acquisire all’utenza nuovi saperi e nuove abitudini, e che ciascuno possa diventare protagonista e responsabile delle proprie azioni al fine della salvaguardia del pianeta e di arginare un fenomeno devastante per l’ecosistema marino, i suoi abitanti e l’economia del turismo”.
“Speriamo – ha detto il presidente di Marevivo Sicilia, professore Fabio Galluzzo – che l’esempio di questi giovani studenti e della scuola Rossi che si è messa alla testa dell’iniziativa, possa servire da esempio all’intera comunità e che l’impegno profuso possa fungere da elemento propulsore per moltiplicare l’adozione di tanti altri beni comuni, spesso sottratti alla fruizione proprio a causa del degrado in cui riversano”.