Ci sarebbe solo l’imbarazzo della scelta, ma vorrei oggi indicare in un cancello chiuso e una panchina che non c’è più il simbolo del fallimento di un sistema politico e amministrativo da rinnovare e come punto di ripartenza (si spera) di una politica che sia capace di far funzionare le cose e di risolvere problemi che sono di per sé risolvibili.
Il cancello chiuso è quello della villetta di San Michele (foto di stamattina ore 11,45), la panchina che non c’è più è quella che si trovava collocata sul punto di belvedere della stessa villetta, prima di essere rimossa e mai più sostituita. Per chi fosse curioso di saperne di più sull’argomento può anche leggersi i precedenti articoli (riportati a seguire) del 7 giugno 2021, del 15 gennaio e del 23 febbraio scorso.
All’articolo pubblicato da ServireSciacca il 7 giugno 2021 un’affezionata lettrice di ServireSciacca ha voluto gentilmente riservare proprio ieri la seguente dedica e di questo La ringrazio di vero cuore:
“ Caro Antonino Porrello, lo ricondivido proprio in prossimità delle elezioni ma temo che non cambierà nulla, neanche per una semplice panchina. L’articolo, però, è bellissimo.”
Non so se davvero l’articolo fosse “bellissimo”, quel che so di certo è che non vorrei continuare a vivere in una città nella quale non si riesce a rimettere una panchina su un belvedere e non si riesce a tenere aperta una villetta pubblica, nonostante le mille sollecitazioni pervenute a mezzo stampa e da associazioni di volontariato come Cittadinanzattiva.
La mia cara amica lettrice teme che “non cambierà nulla”, e sicuramente in questo momento di mille promesse tu Fabio, tu Ignazio e tu Matteo le direste esattamente il contrario: che può stare tranquilla, che cambierà tutto.
Ricordatevi comunque, al di là delle mille promesse: chi di voi siederà sulla poltrona di primo cittadino e chi invece sulle sedie dell’opposizione (costruttiva, si spera) sarà innanzitutto chiamato a dimostrare, con i fatti, che Sciacca può rinascere a nuova vita solo se i cancelli si riapriranno per restare aperti, gli impegni verbali diventeranno realtà e la voce dei cittadini sarà finalmente ascoltata.
BENE LA RIAPERTURA DELLA VILLETTA, MA CITTADINANZATTIVA RILANCIA. Di Nino Porrello FEB 23, 2022
La Rete Procuratori dei Cittadini di Cittadinanzattiva – Sciacca ha preso positivamente atto dell’avvenuta riapertura della villetta di San Michele in piazza Mura di Vega, la cui chiusura era stata oggetto di vibrante protesta da parte della stessa e aveva costituito uno degli argomenti principali dell’incontro avuto poche settimane or sono con l’amministrazione comunale e l’assessore Venezia in particolare, nel quadro dell’iniziativa “Verde pubblico urbano” portata avanti da Cittadinanzattiva. I Procuratori dei Cittadini informano che il dipendente comunale cui è stato assegnato il compito di custode ha anche provveduto a eseguire la necessaria manutenzione di piante e fiori, il cui stato risentiva fortemente della prolungata assenza di cure. La villetta rimane adesso aperta da lunedì a venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 12,30. A questo proposito Cittadinanzattiva, pur soddisfatta dell’esito positivo della sua richiesta di rapertura, rinnova tuttavia fortemente la richiesta che la villetta venga aperta anche il pomeriggio e nei giorni di sabato e domenica, riconfermando l’argomentazione già esposta nell’incontro con l’amministrazione di non ritenere necessaria e indispensabile la presenza costante e continuativa di un custode. Su questa villetta di San Michele, nel corso del recente incontro con l’amministrazione comunale, la delegazione di Cittadinanzattiva aveva altresì riproposto la problematica del mancato utilizzo delle somme di un progetto di “democrazia partecipata” 2019, risultato vincente, e riguardante opere di miglioramento del giardino pubblico in questione. Sull’argomento il dirigente ing. Salvatore Gioia ha ribadito al Coordinatore dei Procuratori dei Cittadini il suo personale impegno, confortato anche delle indicazioni ricevute dall’amministrazione comunale, di sbloccare quelli che sono stati finora gli ostacoli tecnici e burocratici alla fruizione di quelle somme a favore di questo spazio di verde urbano. Infine Cittadinanzattiva lamenta di aver dovuto amaramente prendere atto del mancato mantenimento dell’impegno assunto nello scorso mese di maggio 2021 dai due assessori presenti sul luogo, i quali avevano assicurato che nel giro di pochi giorni avrebbero provveduto a far installare una panchina nuova (o usata) sul belvedere panoramico, in sostituzione di quella molto antica che era stata eliminata per il suo pessimo stato. Il belvedere è rimasto invece senza panchina, alla faccia delle promesse e rassicurazioni, e dove c’era prima la panchina per ammirare il paesaggio adesso c’è solo del verde spontaneo.
IL CUSTODE VA IN PENSIONE E IL COMUNE NON TROVA DI MEGLIO CHE CHIUDERE LA VILLETTA DI SAN MICHELE: CITTADINANZATTIVA NE CHIEDE A GRAN VOCE LA RIAPERTURA. DiRedazione GEN 15, 2022
E’ una presa di posizione vibrante quasi di indignazione quella odierna della Rete Procuratori dei Cittadini di Cittadinanzattiva – Sciacca nei confronti del Comune di Sciacca. In una lettera inviata al Sindaco Valenti, all’assessore Venezia e alla stampa cittadina viene definito come “un comportamento amministrativo colpevole e censurabile” la chiusura, da alcuni mesi, della villetta di piazza Mura di Vega nel quartiere di San Michele. In premessa la nota di Cittadinanzattiva sostiene che “una buona amministrazione inizia dalle piccole cose che si possono fare, e dalla cura che a queste cose semplici viene dedicata in nome dell’amore per la propria città e della sua vivibilità. E pur trattandosi di cose magari apparentemente poco rilevanti rispetto ai tanti aspetti di incuria e abbandono che oggi caratterizzano la città di Sciacca, esse tuttavia possono diventare importanti per l’impatto che hanno sulla qualità della vita del singolo cittadino. Quando qualcuna di queste “piccole cose importanti ” non viene fatta o viene addirittura abbandonata, allora è lecito chiedersi se ci sia davvero la volontà, almeno quella, di operare per il bene della città”. Tra queste “piccole cose importanti” Cittadinanzattiva individua oggi la villetta di San Michele, sulla quale il movimento aveva in più occasioni richiamato l’attenzione: in passato ci aveva fatto un progetto di Democrazia Partecipata, risultato vincente ma mai realizzato dal Comune; più recentemente la villetta era stato oggetto di esame nel Documento sul Verde Pubblico Cittadino elaborato dai Procuratori dei Cittadini e consegnato al Sindaco, all’Assessore al Verde Pubblico e ai dirigenti dei servizi comunali competenti, per segnalarne alcune problematiche e con l’auspicio che il Comune ci mettesse mano. “Quando la villetta era ancora aperta ben due assessori della giunta Valenti ci avevano assicurato un immediato intervento – dicono adesso i Procuratori dei Cittadini – per la sostituzione di una panchina rimossa sulla sua balconata panoramica, oltre all’impegno dell’assessore al Verde Pubblico per trovare soluzioni alle altre diverse problematiche segnalate per questo e per gli altri spazi di verde pubblico in città”. “Adesso invece veniamo a scoprire – denuncia Cittadinanzattiva – che la villetta di San Michele è chiusa ormai da diversi mesi, precisamente da quando il custode è andato in pensione, e che all’interno di essa non è più stata effettuata alcuna pulizia né cura di piante e di fiori né alcun intervento di manutenzione”.
“ E’ inammissibile – si legge nella presa di posizione – che l’amministrazione comunale e i servizi comunali competenti in materia non abbiano saputo trovare di meglio, quando l’addetto è andato in pensione, che chiudere il cancello con un lucchetto e fregarsene del fatto che questo era sempre stato un punto di aggregazione per molti abitanti del quartiere, soprattutto anziani”. “ Questo significa non aver avuto la capacità o forse neanche la preoccupazione di affidare a un altro dipendente comunale, oppure ad un percettore di reddito di cittadinanza, le chiavi per aprire la villetta la mattina e chiuderla la sera; questo significa non aver verificato la possibilità di affidarsi al mondo dell’associazionismo e delvolontariato oppure neanche inventarsi di affidare le chiavi al panificio che sta di fronte, tentando di fare ricorso ad una forma di cooperazione e/o di adozione civica”. “ Noi Procuratori dei Cittadini – si legge ancora – questo lo chiamiamo disinteresse, mancanza di senso civico e di rispetto verso quel bene comune che è il verde pubblico, assenza di quel minimo di passione civica che è indispensabile per poter amministrare una città nell’interesse primario del cittadino”. Per questo la rete Procuratori dei Cittadini chiede l’immediata riapertura quotidiana della villetta di piazza Mura di Vega, con relativa pulizia e manutenzione ordinaria e straordinaria del sito, a tutela del diritto dei cittadini di poter usufruire, nelle migliori condizioni possibili, degli spazi verdi della propria città. Tutto ciò, viene evidenziato in conclusione, nel momento in cui il PNRR nazionale ha predisposto un “Progetto di tutela e valorizzazione del verde urbano” che prevede 330 milioni di euro, 14 città metropolitane coinvolte, 7 milioni di nuovi alberi, 6600 ettari di boschi urbani. Tanto per capire l’aria che tira in termini di sostenibilità ambientale.
C’ERA UNA VOLTA UNA PANCHINA… DiNino Porrello GIU 7, 2021
C’era una volta, poco tempo fa, una panchina in ferro malmessa, come lo sono tante altre panchine della nostra città. Questa panchina aveva però una particolarità, la sua collocazione, proprio sullo splendido belvedere che c’è nella villetta di San Michele. Una collocazione a dir poco strategica, perché ti consentiva, da seduto, di godere di un bellissimo panorama sulla città sottostante. Ma adesso la nostra vecchia e malmessa panchina non c’è più… Mi trovavo nella villetta di San Michele pochi giorni addietro, per l’iniziativa “Un libro sotto l’albero” di Cittadinanzattiva e come sempre mi sono avvicinato alla punta estrema della villetta, dove c’è il belvedere… e qui la sorpresa… un attimo di smarrimento… ma dov’è la panchina? L’hanno rimossa i vigili urbani, mi ha raccontato il custode della villetta, dopo che un ragazzo sedendovi sopra si era strappato i pantaloni e aveva evidentemente protestato… In quel momento ho avuto la possibilità di fare una sorta di segnalazione in tempo reale agli assessori Venezia e Caracappa, presenti all’iniziativa di un libro sotto l’albero: entrambi mi avevano assicurato che si sarebbero interessati per la collocazione sul belvedere di un’altra panchina. Stamattina ci sono ritornato, per verificare se l’impegno fosse stato mantenuto e la panchina sul belvedere ricollocata… ma niente da fare, ci sono i fiori, c’è il panorama, ma niente panchina. Sul posto, sempre stamattina, ho trovato un’altra persona, come me alla ricerca della panchina perduta. Il signor Franco Di Rocco, pensionato originario di Ragusa e da alcuni anni residente a Sciacca, proprio qui, nel quartiere di San Michele. Il nostro concittadino è solito recarsi ogni mattina in quell’angolo verde e fiorito che è la villetta in questione ed era abituato a sedersi proprio su quella panchina che non c’è più, per godere del bel panorama. Non appena ha compreso che sono un giornalista ed ero lì proprio per “la sua panchina” mi ha richiesto con forza e con passione di fare qualcosa che avrei comunque ugualmente fatto, e adesso a maggior ragione, ossia utilizzare ServireSciacca per chiedere quanto segue agli amministratori e al dirigente del competente ufficio tecnico comunale: ma è così difficile reperire una panchina nuova e ricollocarla sul belvedere della villletta di San Michele? Quello che vi ho raccontato potrebbe sembrare un episodio marginale, ma il nostro signor Franco ha le idee molto chiare: “se non si inizia con il sistemare queste piccole cose, Sciacca non potrà mai riuscire a mostrare il suo volto più bello e più autentico”. E prima di salutarci ci tiene a fare anche un’altra segnalazione: sulla via Tommaso Fazello non è più rimasto alcun cestino per i rifiuti, ci dice.
Se non si inizia da queste piccole cose…